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Cos'è la disabilità
Con il termine disabilità si intende la condizione per cui una persona manifesta una ridotta capacità di interazione con l’ambiente sociale intorno a sé, rispetto a ciò che è ritenuto la norma. Tale condizione implica spesso la mancata autonomia dell’individuo nello svolgere le normali attività quotidiane, oppure nel partecipare alla vita sociale.
L'ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health) ritiene che la disabilità non debba essere definita solamente da un punto di vista medico, ma anche sociale: disabilità non è un attributo della persona, ma piuttosto frutto di interazioni sociali, oltre che di condizioni di salute. Per questo motivo, dal momento che la disabilità è una condizione sperimentata da quasi tutti durante il corso della propria vita, sia in modo temporaneo che permanente, è necessario progettare un ambiente che sia in grado di offrire a tutti gli strumenti necessari per una buona qualità di vita.
Disabilità in numeri
Secondo l'ultima indagine di The World Bank IBRD-IDA, il numero di disabili nel mondo sarebbe pari a circa un MILIARDO di persone, ovvero il 15% del totale.
Tra queste, un quinto, tra 110 e 190 milioni di persone, soffre di disabilità significative.

+ 15%
1 MILIARDO

1 su 7
le persone nel mondo che hanno una disabilità (temporanea o permanente)

Fonte: Bologna OpenData
La disabilità a Bologna
Dei circa 3 milioni di disabili che vivono in Italia, quasi il 6% risiede in Emilia-Romagna e 50.000 sono quelli che abitano nella città metropolitana di Bologna. Considerando che per la maggior parte sono persone con più di 60 anni, è importante invece valutare i numeri nelle fasce d'età più giovani: infatti, quasi il 5% della popolazione tra i 6 e i 34 anni soffre di un qualche tipo di disabilità. Per quanto riguarda il genere di queste persone, dal grafico di fianco risulta evidente che sia quello femminile a soffrire di più delle patologie che comportano una
qualche disabilità.

Fonte: Bologna OpenData

+ 4,6%
le persone tra 6 e 34 anni
che soffrono di una
qualche disabilità
Fonte: Bologna OpenData
Visualizza la densità* di famiglie con almeno un componente con disabilità a Bologna:
Fonte: Bologna OpenData

*Per ogni zona è stato inoltre indicato il numero complessivo di abitanti, suddiviso per genere: clicca sulla mappa
Disabilità e
vita quotidiana
La pratica e la partecipazione alla vita culturale influenza certamente la qualità del tempo libero delle persone, il loro benessere fisico e psicologico e le loro relazioni sociali. Anche e soprattutto per le persone con disabilità, l'interessamento ad attività da svolgere nel tempo libero, assieme ad altri individui, può avere impatti significativi sulla loro soddisfazione per la vita nel suo complesso. Spesso però, in Italia le tante buone pratiche di questo tipo sono frammentate e discontinue o, peggio, non accessibili a persone che hanno una qualche forma di disabilità.

Persone di 14 anni e più, per composizione delle reti sociali e gravità delle limitazioni. Media 2016-2017 (ISTAT)

Legenda:
Senza reti (isolati)
Rete di socializzazione con amici e Rete di supporto
Non indicato
Rete di supporto da parte di parenti, amici e vicini
Rete di socializzazione con amici
Persone di 14 anni e più, per frequenza con cui vedono amici nel tempo libero e gravità delle limitazioni. Media 2016-2017 (ISTAT)

Legenda:
Persone con limitazioni gravi
Persone con limitazioni non gravi
Persone senza limitazioni
Persone di 14 anni e più, per pratica di sport e di attività fisica, sesso, classe di età e gravità delle limitazioni. Media 2016-2017 (ISTAT)

Legenda:
Persone da 65 anni in poi
Persone dai 14 ai 64 anni
Totale
L'analisi ISTAT mette in luce l'esistenza di un insieme di disabili gravi i quali, nonostante le pesanti limitazioni con cui devono misurarsi, esprimono un livello di partecipazione sociale e culturale complessiva addirittura più intensa e articolata di quella di molte persone senza limitazioni. Questo gruppo si caratterizza soprattutto per la pratica sportiva, che svolgono in modo continuativo.

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