Raccontare lo sport
Lo sport e le attività motorie rappresentano un elemento di grandissima importanza non solo dal punto di vista sanitario, ma anche sul piano sociale ed emotivo. In particolare modo, per le persone più vulnerabili lo sport può rappresentare un momento di socialità importante, di cui non sempre è facile goderne in situazioni differenti.
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Dal momento che lo sport è fonte di inclusione sociale, diventa essenziale garantire l'accessibilità agli impianti sportivi pubblici e privati, nell'ottica di permettere anche alle persone con disabilità di potervi accedere.

Le strutture sportive della città metropolitana di Bologna
Ai fini di un'analisi più accurata e strutturata, sono state mappate e individuate le strutture sportive presenti nella città di Bologna, considerando le varie tipologie di sport che si possono praticare. Nei grafici sottostanti sono presentate le visualizzazioni di tali strutture, distribuite nei diversi quartieri della città, così da individuare immediatamente quelli in cui c'è una minore offerta di impianti sportivi.

Fonte: Bologna OpenData
Porto-Saragozza

8%
Navile

31%

Borgo Panigale - Reno
21%
18
Strutture
1
13
campo da calcio
palestre scolastiche
2
2
palestre
piste altetiche
69
Strutture
25
14
campi da calcio
palestre scolastiche
11
2
palestre
campi da pallavolo
1
piscina coperta
1
pista atletica
10
campi da tennis
4
piste di pattinaggio
1
campo da baseball
46
Strutture
10
12
campi da calcio
palestre scolastiche
6
2
palestre
campi da rugby
14
campi da tennis
2
campi da baseball
Santo Stefano

15%
San Donato - San Vitale

13%

Savena
12%
34
Strutture
2
13
campi da calcio
palestre scolastiche
7
4
palestre
campi all'aperto ad uso libero
7
campi da tennis
1
pista di pattinaggio
28
Strutture
10
15
campi da calcio
palestre scolastiche
2
1
palestre
campo da tennis
27
Strutture
9
12
campi da calcio
palestre scolastiche
4
2
palestre
campi da tennis
Visualizzale sulla mappa:
Emilia-Romagna: bambini e sport
Fare attività fisica contribuisce ad una buona salute fisica e mentale. Nonostante questo, accade sempre più spesso che molti bambini e giovani si trovino in una condizione di sovrappeso o obesità, anche a causa di una minore attività sportiva.
29%
Di bambini tra 8 e 9 anni in eccesso ponderale in
Emilia Romagna

17%
Di adolescenti tra 11 e 15 anni in eccesso ponderale in
Emilia Romagna

Persone in sovrappreso e obese (%)
Emilia-Romagna PASSI 2008-2017

Prevalenza (%)
Nel 2016, la regione Emilia-Romagna ha condotto l'indagine OKkio alla Salute, che ha fatto emergere come ancora, le conseguenze dell'eccesso ponderale siano sottostimate e coinvolgano una quota non indifferente della popolazione (42% degli adulti).
Legenda:
Sovrappeso
Obesità
Nella primavera 2019, Okkio alla Salute ha condotto un questionario rivolto ai bambini della III classe della scuola primaria che ha permesso di fotografare gli stili di vita dei bambini italiani in tutta Italia. Dal quadro generale è emerso che, del 21% di bambini sovrappeso, i maschi hanno valori sensibilmente superiori rispetto alle femmine e che le regioni a sud hanno valori di eccesso ponderali più elevati in entrambi i generi.
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Il questionario ha permesso anche di visualizzare stili di vita alimentari, l'abitudine all'esercizio fisico e sedentarietà.
Bambini che non hanno praticato attività fisica il giorno precedente all'indagine

16,5 %
Bambini che hanno la TV in camera

39,9%
Fonte: OKkio alla Salute 2019
Fonte: OKkio alla Salute 2019


Sovrappeso, obesità e obesità grave (%)
EpiCentro 2019
Eccesso ponderale per classi d'età (%)
OKkio alla Salute 2016°, HBSC 2014*, PASSI 2014-2017, PASSI d'Argento 2016-2017**

Tot: 25,6%
19,2%
5,6%
1,7%
(%)
Legenda:
Sovrappeso
Obesità
Obesità grave

Eccesso ponderale per istruzione (%)
Emilia-Romagna PASSI 2014-2017
Poca attività fisica come principale causa di obesità
A partire dai dati relativi all'obesità nella regione Emilia-Romagna, è stato condotto un ulteriore approfondimento per quanto riguarda il ruolo di genitori e scuola nell'educazione alle buone pratiche di benessere fisico. I dati mostrano chiaramente come ancora vi sia molto lavoro da fare per incentivare le attività sportive, soprattutto all'aperto, evitando così che il tasso ponderale nei più giovani continui ad incrementare.

alimentazione scorretta

percezione distorta dei genitori

tv/videogiochi/cellulare

tragitto casa-scuola in auto/bus

poca attività fisica

40%
dei genitori non percepisce il proprio figlio come in sovrappeso o obeso

60%
dei genitori ritiene che il proprio figlio, inattivo fisicamente, svolga adeguata attività fisica

70%
dei genitori ritiene che la quantità di cibo assunta
dal proprio figlio
non sia eccessiva
Il ruolo della scuola
Come già specificato in precedenza, la scuola ha un pesante ruolo nell'introdurre i più giovani nel mondo dello sport e dell'attività fisica. Oltre a questo, la scuola è anche sede di educazione e sensibilizzazione di più temi, motivo per cui deve impegnarsi maggiormente nell'introdurre nuove pratiche sportive più inclusive e accessibili a tutti, comprese le persone che soffrono di disabilità motorie. OKkio alla Salute ha condotto un'importante ricerca in merito al tema dello sport in relazione ai più giovani, che restituisce un quadro interessante dell'attuale situazione del nostro Paese.
Coinvolgimento genitori iniziative di attività motorie
OKkio alla Salute 2019
Iniziative di rafforzamento attività motoria
OKkio alla Salute 2019
Attività motoria extracurriculare
OKkio alla Salute 2019
Visualizza le scuole sulla mappa:
Sport e disabilità
Dalle analisi precedenti emerge quanto lo sport e le attività motorie rappresentino elementi di grandissima importanza sul piano sociale ed emotivo. In modo particolare, le persone più vulnerabili vivono lo sport sia come momento di socialità sia come valvola di sfogo per il proprio corpo.
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Sul territorio bolognese sono presenti molte associazioni che si occupano di sport specifici, dedicati a persone con disabilità motorie e/o psicomotorie. Purtroppo esistono ancora troppi pregiudizi a riguardo, con la conseguenza che questi sport rimangono praticati da una "nicchia" ristretta di persone, le quali non riescono ad affrancarsi dallo stigma che la società ha imposto loro. Contemporaneamente, tali sport mancano l'opportunità di includere tutti quei potenziali soggetti (come bambini non disabili ma obesi o vittime di bullismo) che potrebbero invece beneficiarne.
Visualizza sul territorio le associazioni sportive per disabili:
La pandemia mondiale e lo sport
La situazione creata dal COVID19 ha inciso in maniera decisiva nella vita di tutte le persone, ma in particolar modo in quelle dei soggetti già vulnerabili, come le persone disabili.
La chiusura di tutte le strutture sportive non ha permesso a queste persone di praticare le loro attività fisiche consuete, costringendole non solo a rinunciare al loro sport preferito ma anche a tutte le relazioni sociali che vi erano connesse.
Proprio per questo motivo gli spazi aperti possono rappresentare un'opportunità in più sia per i ragazzi disabili, sia per tutti gli altri che, come anche si nota dall'analisi condotta da OKkio alla Salute spendono troppo tempo alla televisione o in attività al chiuso.


